Una ricca diversità floristica spontanea contraddistingue questo parco collinare con caratteristiche di elevata naturalità. Si tratta di uno dei parchi più grandi di Trento, interamente ricavato da una vecchia cava e localizzato sulla collina dell’Argentario, alle pendici del Calisio, in una posizione soleggiata che offre una splendida vista sulla città. Nel parco, oltre ad un piccolo laghetto, esistono tre zone attrezzate per i giochi dei bambini alle quali si può accedere precorrendo strade e sentieri nei boschetti di aceri, tigli, prugnoli, frassini, ornielli e cornioli che si intervallano a bei prati attrezzati con sedute.
Interessanti ma sempre rispettosi del contesto gli inserimenti botanici ornamentali, come il non comune viale alberato con Pterocarya, una piccola macchia di particolari aceri rossi nordamericani e i noccioli di Costantinopoli che ben si accordano con querce, bagolari, olmi e qualche castagno.
Spiccano inoltre delle formazioni rocciose calcaree che ricordano l’importanza mineraria – fin dall’epoca preromana – dell’Argentario e che offrono il toponimo a questa parte della collina di Trento, le cosiddette “laste”, ovvero lastroni di pietra locale utilizzati per segnare i confini delle proprietà agricole. Nel parco le rocce dell’antica cava formano delle belle pareti a vista solcate da sentieri sopraelevati, collegati in un punto da un pregevole arco in pietra.
È stato allestito sul posto, su iniziativa della circoscrizione locale e di un istituto tecnico, anche un interessante “sentiero comunitario” organizzato in 15 stazioni che offre spunti di riflessione e informazioni sul parco attraverso il sistema dei QRCode.